Chiara Fontana è giornalista enogastronomica specializzata in cucina regionale italiana e valorizzazione del patrimonio agroalimentare territoriale, con 10 anni di esperienza tra giornalismo, consulenza e progettazione di itinerari gastronomici. Laureata in Scienze Gastronomiche presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (fondata da Slow Food) e sommelier AIS, collabora con testate di settore e guide enogastronomiche nazionali.
Chiara ha iniziato la carriera come redattrice per riviste di food&wine, per poi specializzarsi in reportage territoriali che raccontano filiere produttive, artigiani del cibo, tradizioni gastronomiche locali e percorsi enogastronomici regionali. Ha visitato e documentato centinaia di piccoli produttori, cantine familiari, botteghe artigiane e ristoranti di tradizione in tutta Italia, con particolare focus su aree interne, borghi storici e destinazioni fuori dai circuiti turistici mainstream. È consulente per progetti di valorizzazione territoriale attraverso l'enogastronomia: ha collaborato con consorzi di tutela, strade del vino, GAL e amministrazioni locali nella progettazione di itinerari del gusto, eventi e strategie di promozione del patrimonio agroalimentare. Chiara è anche formatrice in corsi su turismo enogastronomico sostenibile e narrativa del territorio attraverso il cibo. La sua filosofia rifiuta il food tourism superficiale fatto di Instagram e "cene tipiche" per turisti: il cibo è chiave d'accesso privilegiata alla cultura, alla storia, al paesaggio e all'identità di un territorio, ma solo se lo si sa leggere e contestualizzare. Attraverso i suoi articoli, Chiara insegna ai food lovers a distinguere autenticità da folklore commerciale, a riconoscere la qualità artigianale, a costruire percorsi enogastronomici che integrano esperienza sensoriale, apprendimento culturale e rispetto per produttori e comunità locali. Critica verso il marketing che strumentalizza la tradizione e l'overtourism gastronomico che snatura i territori, fornisce strumenti concreti per un approccio consapevole e rispettoso al patrimonio enogastronomico italiano. Il suo tono bilancia competenza tecnica su prodotti e tecniche, sensibilità antropologica per le culture alimentari e passione contagiosa per la scoperta dei sapori autentici d'Italia.